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Capitolo XXV

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Finalmente Antoine e il principe trovarono un pozzo che era come un pozzo di paese. Tutto era pronto: la carrucola, il secchi e la corda. Il principe gettò la carrucola e visto che Antoine non voleva sforzarsi, tirò lui su il secchio. Il principe bevve ad occhi chiusi e dolcemente e disse ad Antoine che quell’acqua faceva bene al cuore. Disse anche che gli uomini non trovano mai quello che cercano, anche se quello che cercano lo posso avere in della  semplice acqua ed aggiunse che gli occhi sono ciechi e bisogna cercare con il cuore .Il principe ricordò all’amico della sua pecora allora Antoine tirò fuori i suoi disegni, la museruola e la casetta per la pecora, ed a malincuore glieli diede. Il piccolo principe disse che l’indomani sarebbe stato l’ anniversario di quando era caduto sulla Terra ed era triste perché desiderava tornare a casa.

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Capitolo XXVI

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Vicino al pozzo c’era anche un vecchio muro di pietra dove era seduto il principe che parlava con un serpente giallo. Appena Antoine finì il suo  lavoro vide il piccolo principe parlare con il serpente e si spaventò. Il principe chiese al serpente se aveva un buon veleno e lui rispose di sì ,però poi ci  ripensò perché aveva troppa paura e cominciò ad urlare che voleva scendere dal muro. Antoine fece in tempo ad arrivare,prese il principe tra le sue braccia e lo portò via. Poi lo fece bere e gli bagnò anche la fronte per farlo calmare. Il principe era pallido come la neve a il suo cuore batteva come quello di un uccello che è stato sparato.  Malinconico disse che si sentiva bene e che stava succedendo qualcosa di straordinario:sarebbe tornato a casa sua proprio come Antoine. Antoine non voleva lasciarlo voleva sentire la sua risatina. Il principe  disse anche che se lo voleva davvero bene lo avrebbe ricordato per sempre e lo avrebbe visto dal cielo tutte le sere e rise. Quella stessa notte il principe se ne andò senza far rumore con passo spedito, dopo un po’ cadde lentamente e senza far rumore a causa della sabbia.Vicino al pozzo c’era anche un vecchio muro di pietra dove era seduto il principe che parlava con un serpente giallo. Appena Antoine finì il suo  lavoro vide il piccolo principe parlare con il serpente e si spaventò. Il principe chiese al serpente se aveva un buon veleno e lui rispose di sì ,però poi ci  ripensò perché aveva troppa paura e cominciò ad urlare che voleva scendere dal muro. Antoine fece in tempo ad arrivare,prese il principe tra le sue braccia e lo portò via. Poi lo fece bere e gli bagnò anche la fronte per farlo calmare. Il principe era pallido come la neve a il suo cuore batteva come quello di un uccello che è stato sparato.  Malinconico disse che si sentiva bene e che stava succedendo qualcosa di straordinario:sarebbe tornato a casa sua proprio come Antoine. Antoine non voleva lasciarlo voleva sentire la sua risatina. Il principe  disse anche che se lo voleva davvero bene lo avrebbe ricordato per sempre e lo avrebbe visto dal cielo tutte le sere e rise. Quella stessa notte il principe se ne andò senza far rumore con passo spedito, dopo un po’ cadde lentamente e senza far rumore a causa della sabbia.

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Capitolo XXVII​

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Erano passati sei anni e Antoine non aveva mai raccontato la sua storia .I suoi compagni erano molto contenti di rivederlo anche se era spesso triste, lui però si giustificava dicendo che era la stanchezza .Antoine era sicuro che il Piccolo Principe era tornato sul suo pianeta perché all’alba non aveva trovato il suo corpo .Guardando le stelle ricordò che quando aveva disegnato la museruola per il fiore aveva dimenticato di mettergli una cinghia .Pensava ciò perché se il piccolo principe si fosse distratto, la pecora, avrebbe potuto mangiare il fiore. Guardava ancora il cielo e pensava al suo amico e a tutto ciò che avrebbe potuto fare sul suo piccolo pianeta.

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