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Capitolo XXII

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Il piccolo principe incontrò un controllore e si salutarono a vicenda. Gli chiese che cosa stesse facendo lì ed egli rispose che divideva i viaggiatori in pacchetti da mille e spediva i treni che li avrebbero potati via. Gli disse anche che gli uomini stanno sempre in movimento perché non sono mai contenti di dove sono. Gli unici che sanno cosa cercano sono i bambini.

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Capitolo XXIII

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Il piccolo principe incontrò un mercante di pillole che servivano per calmare la sete. Il principe non riusciva proprio a capire perché vendesse quella roba e così glielo chiese. Il mercante rispose che vendeva quelle pillole perché avrebbero fatto risparmiare cinquantatrè minuti a settimana e ognuno avrebbe potuto usare quel tempo guadagnato come voleva. Il principe gli disse che se avesse avuto cinquantatrè  minuti a disposizione li avrebbe usati per camminare verso una fontana.

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Capitolo XXIV

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Era l’ottavo giorno e Antoine bevve l ultima goccia della sua provvista d’ acqua . Poi disse al Piccolo Principe che non aveva niente più da bere e sarebbe stato contento se si  fossero messi in cerca di una fontana . Dopo aver camminato delle ore senza aver trovato nulla scese la notte e le stelle cominciarono ad apparire. Si sedettero e il Piccolo Principe incominciò a dire che le stelle erano belle a causa di un fiore che non si vedeva e che il deserto sicuramente nascondeva un pozzo da qualche parte. Il Principe si addormentò ed Antoine lo prese fra le braccia e disse che era fragile come un tesoro, poi guardava la sua fronte pallida, gli occhi chiusi e pensò che le cose più importanti sono invisibili. Ebbe la sensazione di tenere in braccio la cosa più  fragile di tutto il mondo; lo paragonò ad una fiamma,che  con un solo soffio si può spegnere per cui andava protetto.

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